Azulejos: le tipiche piastrelle colorate iberiche

Visitando la penisola iberica, in particolar modo il Portogallo, non è difficile imbattersi nelle facciate delle più importanti architetture cittadine decorate con particolari piastrelle colorate, conosciute come “azulejos”.

Il termine “azulejos” non è tipico di quest’area, bensì deriva dall’arabo “al-zuleique” o “az-zulaiy” che significa “pietra liscia e lucida”, molto utilizzata dagli artigiani musulmani per decorare i pavimenti delle abitazioni nobiliari, delle architetture sacre e degli edifici importanti per la società cittadina.

Sotto l’influenza dell’arte islamica, nelle aree a Sud e Sud-Est della Spagna, gli artigiani iniziarono a produrre delle tavolette di argilla smaltata che successivamente venivano ritagliate in forme geometriche, utilizzando delle pinze ed infine riassemblate con della malta, così da creare un motivo decorativo.

Azulejos_Igreja Do Carmo _ (c)Fred Bigio on Flickr
Azulejos_Igreja Do Carmo _ (c)Fred Bigio on Flickr, fonte https://www.flickr.com/photos/bigiof/30764198344/

Nei secoli a venire, già nel XV secolo, quest’arte ebbe uno sviluppo notevole, tanto in Spagna quanto in Portogallo, dove tale tecnica divenne sempre più raffinata.

 

Dalla seconda metà del XVI secolo, la forte influenza pittorica del Rinascimento italiano apportò significative migliorie nella produzione iberica. Difatti, ben presto i decori geometrici lasciarono il posto a raffigurazioni più complesse, come soggetti antropomorfi e zoomorfi, paesaggi e contesti cittadini, esportati dall’Italia, dove la produzione ceramica di Faenza, in Emilia-Romagna, ne fu l’esempio più alto.

Igreja_do_Carmo_-_Porto_2011 (c)Ruialbuquerque
Igreja_do_Carmo_-_Porto_2011 (c)Ruialbuquerque

Oggigiorno gli antichi azulejos sono l’emblema dell’arte decorativa portoghese, in particolare, e di quella spagnola, pertanto diventano un piacevolissimo incontro lungo le strade dei centri iberici.

Si passa dal piccolo angolo decorativo, sino alle piazze, come quella di España a Siviglia, fino alle grandi superfici, come la Igreja de Santo Ildefonso e la Igreja Do Carmo (Chiesa del Carmine) o la Stazione ferroviaria di São Bento, tutte e tre presenti a Porto, oppure all’estremizzazione del suo utilizzo come nella Cappella del Palácio de Vila a Sintra o nella Chiesa di São Lourenço ad Almancil, in Algarve.

Igreja de Santo Ildefonso_Porto_(c)Alvesgaspar_July_2009
Igreja de Santo Ildefonso_Porto_(c)Alvesgaspar_July_2009
Igreja Sao Lourenco Almancil_(c)Area78
Igreja Sao Lourenco Almancil_(c)Area78

Infine, dopo le mirabili stazioni della metropolitana di Lisbona, non resta che ammirare il fulcro e la storia di questa raffinata forma d’arte nel Museu Nacional do Azulejo, anch’esso nella capitale portoghese.