La spiaggia rosa dell’isola di Budelli è un gioiello naturalistico dell’arcipelago sardo de La Maddalena, a poche miglia marine dalla Corsica.
La spiaggia rosa, meglio nota dagli isolani come Cala di Roto, è una splendida caletta inserita nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Dal 1994, anno della sua istituzione, l’Ente Parco garantisce la sua salvaguardia contro la distruzione e lo sfruttamento causato da avventori senza scrupoli e dal turismo massivo.
Difatti, prima dell’istituzione di “norme atte alla salvaguardia di particolari unicum naturalistici”, la spiaggia ha rischiato di perdere per sempre la sua inconfondibile colorazione rosa, subendo un vero e proprio smantellamento da chi portava via porzioni di sabbia e da tutti coloro che vi attraccavano.
La bellezza di questo angolo di paradiso è data dalla presenza della Miniacina Miniacea , un microrganismo che abita tra le foglie ed i rizomi della Posidonia oceanica. Crescendo, questo costruisce il proprio guscio (conchiglia) di calcare color rosa, così, una volta cessato il suo ciclo di vita, si stacca dalla base e viene trasportato in ogni dove dalle correnti marine. La maggior parte di queste conchiglie raggiunge la riva e, strato dopo strato, dà vita alla splendida spiaggia rosa.
Alle sue spalle prosegue la lingua di sabbia creatosi dai piccolissimi frammenti di corallo, conchiglie e rocce di granito, le stesse che abbracciano la caletta e che si ritrovano nei suoi fondali. Dopo queste meravigliose pennellate di rosa, si affacciano gli arbusti verde scuro del mirto e della macchia mediterranea, il tutto circondato dalle sfumature di blu delle acque cristalline dell’arcipelago.
La fragilità di questo ecosistema ha fatto scattare un campanello d’allarme, rendendo necessaria una particolare tutela. Difatti, non è consentito alcun tipo di accesso, ancoraggio di imbarcazioni, la balneazione, la sosta o il transito, se non accompagnati da guide accreditate che permettono di ammirare le sue sfumature rosate dal mare, entro il limite massimo dei 70m. segnalato dalla cortina di boe.
Un altro modo per poterle ammirare è attraverso i sentieri pedonali e le passerelle poste nelle spiaggette adiacenti, sempre in gruppi contingentati ed accompagnati dalle guide del parco.
Oltre al personale, l’isola di Budelli ha conosciuto un altro ed unico abitante che per ben 32 anni ha protetto le sue spiagge come se fossero proprie. Il signor Mauro Morandi, infatti, è stato il fedele custode delle meraviglie dell’isola, in totale solitudine, aiutando l’Ente Parco nella sua salvaguardia.
Dal 1989, Mauro ha abbandonato tutto ciò che fino a quel momento era stata la sua vita ed il suo sogno di trasferirsi in Polinesia, sostenendo di essersi ritrovato: “Nell’unico luogo nel Mediterraneo praticamente identico alla Polinesia, dov’era diretto“.
Battendosi prima contro una società italo-svizzera e poi contro un imprenditore neozelandese che ne detenevano la proprietà, dal 2016 l’isola è entrata ufficialmente a far parte del Parco de La Maddalena.
Dopo decenni di lotte continue, diverse pressioni e l’età che avanzava, Mauro si è visto costretto ad abbandonare il vecchio rifugio risalente alla Seconda Guerra Mondiale che da oltre 30 anni era divenuta la sua casa. Estremamente provato, a fine aprile ha dovuto lasciare le rosee spiagge di Budelli, trasferendosi in un appartamento alla Maddalena.
Da qui ha tranquillizzato tutti i suoi sostenitori, dicendo: “Vedrete ancora le mie foto, da un altro posto, tanto la Sardegna è tutta bella.“.