Attraversai una volta una città popolosa – Walt Withman

Lo statunitense Walt Whitman, nato nel 1819, prima giornalista e scrittore e successivamente poeta, adopera una poetica che strizza l’occhio alla prosa, con versi liberi ed usando talvolta la forma in prima persona. Scrive di libertà, di quell’ideale visionario che pone l’uomo in posizione centrale rispetto al mondo ed alle cose materiali.

Pienamente convinto che il poeta debba trovare il senso profondo della vita tra le piccole cose, assorbendo il meglio dalla società che lo ha inglobato e mescolandosi alla gente comune. Le sue opere trasudano la volontà di rimpossessarsi della propria libertà, intesa anche in termini sessuali, in quanto costretto a reprimere il proprio orientamento, anche censurando e modificando le proprie poesie. Cantò l’essenza di quello che diventerà successivamente il cosiddetto “sogno americano”. Tra le sue opere proviene la ben conosciuta ode che inizia con il verso, “Oh Capitano! Mio Capitano”, resa ancor più celebre per essere uno dei momenti cult del film “L’attimo fuggente” con Robin Williams.

(“I nottambuli” di Edward Hopper (1942) – http://www.artic.edu/aic/collections/artwork/111628, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25899486 )

ATTRAVERSAI UNA VOLTA UNA CITTÀ POPOLOSA

di Walt Withman

“Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi
nel cervello, per più tardi servirmene, gli aspetti, le
architetture, gli usi e le tradizioni.
Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena una
donna, che per caso incontrai e che mi trattenne
per amore sincero.
Un giorno dopo l’altro, una notte dopo l’altra si stava insieme
tutto il resto da tempo l’ho scordato.
Ricordo, ripeto, soltanto quella donna che appassionata a me si stringeva.

Di nuovo andiamo in giro, amiamo, di nuovo ci separiamo,
Di nuovo mi afferra per mano, e non mi lascia partire,
Me la vedo accosto, con quelle labbra tristi, che tremano
in silenzio.” »