“Lentamente muore”-L’inno alla vita di Martha Medeiros

Lentamente muore - Foglie cadute
Foglie cadute – https://pixabay.com/it/

La celebre poesia “Lentamente muore” o “Muore lentamente” è un inno alla vita, a non lasciarsi andare all’apatia della quotidianità, temendo di compiere quel passo azzardato che possa in qualche modo sconvolgere la zona di confort costruita negli anni. Descrive come una persona possa lentamente morire quando non possiede più gli stimoli giusti che la facciano sentire viva. Muore lentamente chi non è o non si sente sereno, felice, soddisfatto del proprio essere e della propria esistenza.

Dedicata a tutti coloro che non hanno mai osato, che non si lasciano andare a nuove esperienze o ai nuovi capitoli della propria vita, che temono di compiere delle scelte e che pertanto restano lì, fermi, ad aspettare qualcosa che sfortunatamente non arriverà mai.

Erroneamente viene spesso attribuita a Pablo Neruda a causa di un fraintendimento nella traduzione della sua ultima strofa che per un lungo periodo l’ha identificata come una sua produzione. Fortunatamente da qualche anno è stata riconosciuta l’appartenenza alla giornalista e scrittrice brasiliana Martha Medeiros.

Lentamente muore
chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia di vestire un colore nuovo,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero al bianco
e i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e’ infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza
per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in sé stesso.

Muore lentamente,
chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare.

Muore lentamente,
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore,
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.

Soltanto l’ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicità.