Taj Mahal: il mausoleo a testimonianza di un grande amore

Il Taj Mahal è un mausoleo situato presso la città di Agra, in India, considerato una delle Sette Meraviglie del Mondo Moderno ed inserito nel Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1983.

La costruzione del Taj Mahal, letteralmente “Palazzo della Corona”, ebbe inizio nel 1631 per volere dell’Imperatore Shah Jahan, il quinto della stirpe Moghul, come mausoleo in memoria della seconda moglie Arjumand Banu Begum. La morte di Mumtaz Mahal (“Gioiello del Palazzo”), così come era conosciuta dal popolo indiano, sopraggiunse a seguito del parto del quattordicesimo figlio dell’Imperatore, durante una campagna militare a Bahrampur, nel Sud dell’India.

Veduta del Taj Mahal, ad Agra, India.
Veduta del Taj Mahal, ad Agra, India.


La perdita della moglie fu tanto dolorosa che, secondo la leggenda, i capelli e la barba dell’Imperatore divennero totalmente bianchi in pochi mesi. La stessa leggenda narra che fu proprio Mumtaz Mahal a chiedere, in punto di morte, l’edificazione di un mausoleo come sua ultima dimora.

Assieme a questo si fece promettere dal marito che si sarebbe risposato, così da dare una madre ai bambini, che fosse sempre buono nei loro confronti e che andasse in visita alla sua tomba ad ogni anniversario della morte. Intanto, in attesa del completamento di quello che l’Imperatore voleva diventasse l’edificio più monumentale dell’India, il feretro dell’amata venne nascosto in una grotta a Bahrampur, lì dove morì pochi giorni prima.

Ci vollero ben 22 anni per vedere terminata questa architettura colossale, nella quale furono impiegati 20.000 operai, 1.000 elefanti e maestranze provenienti da diversi paesi. I candidi toni dei marmi utilizzati ricordano il colore bianco, legato al lutto e, grazie alle inclusioni scintillanti della pietra, l’intero edificio cambia cromia nelle diverse ore del giorno, passando dal beige al rosa.

Il candore del Taj Mahal
Il candore del Taj Mahal, fonte https://www.curiosity-escapes.com/facing-the-taj-mahal/

L’edificazione di quello che è divenuto il simbolo per eccellenza dell’India, non lascia nulla al caso. Difatti, spiccano l’estrema simmetria ed il rigore geometrico con il quale venne concepito e poi realizzato ogni elemento architettonico. La commistione di diverse maestranze, quali l’architetto persiano Ustad Ahmad Lahori, il turco Ismail Afandi per la cupola (seconda solo a quella di San Pietro, nel Vaticano), il gioielliere pakistano per il pinnacolo d’oro posto in cima, gli scalpellini indiani e i mosaicisti dalla Persia, ha fatto in modo che lo stile indiano e persiano (rispettivamente le nazionalità dell’Imperatore e di sua moglie) si fondessero.

In aggiunta, venne chiamato un maestro calligrafista, Amamet Khan, per decorare la facciata con diverse frasi tratte da preghiere arabe, affinché i fedeli potessero dedicarle all’amata defunta.

Frasi arabe presenti sul fronte del Taj Mahal
Frasi arabe presenti sul fronte del Taj Mahal, fonte https://www.curiosity-escapes.com/facing-the-taj-mahal/

L’intero edificio poggia su una piattaforma quadrata con un lato di 100m. e alto 7m., ai cui quattro angoli è posto un minareto alto 41m. Il corpo centrale appare come una struttura cubica sulla cui sommità si elevano quattro cupolette ai lati e quella monumentale al centro, alta ben 35m, ma in realtà l’edificio ha gli angoli smussati, così da divenire ottagonale.

Il prospetto mostra un grande arco ogivale con ai lati quattro archi più piccoli, come fossero delle nicchie, disposti su due ordini che corrono tutt’attorno l’edificio.

L’interno si presenta come un’unica sala ottagonale, suddivisa in quattro settori, anch’essi ottagonali, intervallati da archi e comunicanti tra loro. Al centro di questi si trova un ambiente ottagonale, chiuso da parapetti decorati, che racchiude i cenotafi dei due coniugi, così posti: sull’estrema sinistra è collocato quello del marito ed al centro quello della moglie.

I cenotafi dell'Imperatore e di sua moglie
I cenotafi dell’Imperatore e di sua moglie, fonte http://topworldresort.com/historical/taj-mahal/attachment/taj-mahal-tomb

Questa è l’unica asimmetria presente nell’edificio, in quanto la tomba dell’Imperatore non era destinata a questo ambiente. Difatti, la sua idea era quella di realizzare un mausoleo gemello, con marmi neri, posto di fronte al primo, così da farlo divenire la sua ultima dimora.

Purtroppo, a causa di una congiura di palazzo, Shah Jahan venne deposto e rinchiuso nel Forte Rosso di Agra, a pochi metri dal Taj Mahal, così non riuscì a concretizzare il suo desiderio. Leggenda vuole che l’Imperatore fosse solito affacciarsi dalla torre ottagonale del Forte, quella rivolta verso il mausoleo, in modo tale da osservare ogni giorno la tomba dell’amata moglie. In seguito, al sopraggiungere della morte, il suo corpo venne traslato vicino a quello di Mumtaz Mahal, all’interno del Taj Mahal, così da riposare in eterno l’uno accanto all’altra.

Il portale d'ingresso nell'area del Taj Mahal
Il portale d’ingresso nell’area del Taj Mahal

L’intera area è realizzata in modo tale da permettere ai visitatori di entrare attraverso un grande portale d’ingresso, alto 23m., caratterizzato da una muratura in mattoni rossi e dettagli in marmo bianco. Passato quest’arco trionfale ci si trova davanti un lussureggiante giardino, suddiviso in quattro settori da due bracci d’acqua (canali), che accompagnano il turista/fedele verso l’imponente mausoleo posto al termine dell’area. L’organizzazione del giardino, suddiviso in parti uguali intervallati da prati, fiori variopinti e corsi d’acqua, ricorda e rispecchia la visione ideale del Paradiso, così come viene descritto nei testi islamici.

Taj Mahal al tramonto
Taj Mahal al tramonto, fonte http://www.fotocommunity.it/photo/taj-mahal-al-tramonto-giancarlo-lamio/15913040

Attraverso questo sito potrete visitare il sito del Taj Mahal grazie alle riprese video a 360°: http://www.airpano.ru/files/Taj-Mahal-India/2-2

http://www.airpano.ru/files/Taj-Mahal-India/2-2