L’autore termina la sua celebre opera soffermandosi sul senso del viaggio e sull’importanza, nel corso della storia, di quest’atto, tanto eroico quanto naturale, compiuto durante l’esistenza umana.
Tale concetto viene affrontato in otto punti, più o meno lunghi, nella parte finale del suo romanzo.
Questo ne è il terzo:
Strabilianti viaggiatori! Quali nobili storie
leggiamo nei vostri occhi profondi come il mare!
Mostrateci gli scrigni delle vostre ricche memorie,
quei magnifici gioielli fatti di stelle e di etere.Vogliamo navigare senza vapore e senza vele!
Per distrarci dal tedio delle nostre prigioni,
fate scorrere sui nostri spiriti, tesi come tele,
i vostri ricordi incorniciati d’orizzonti.