Rocchetta Mattei: l’eclettico castello nell’Appennino bolognese

Posta a 407 m s.l.m., Rocchetta Mattei è una rocca del XIX secolo situata a Savignano, una località del comune di Grizzana Morandi, in provincia di Bologna.

Rocchetta Mattei, panorama Ph. @albertoghizzipanizza
Rocchetta Mattei, panorama – foto by @albertoghizzipanizza, fonte travelemiliaromagna.it

Rocchetta Mattei è una costruzione eclettica, in quanto racchiude in sé diversi stili architettonici ben amalgamati tra loro, dal medioevale all’arabeggiante. Dopo diversi anni di abbandono, la Fondazione Carisbo ha acquistato l’intera area al fine di mettere in sicurezza la struttura e di salvaguardarne il futuro.

La Rocchetta deve il suo nome al Conte Cesare Mattei che, dopo diversi anni di attività politica, decise di ritirarsi e concentrarsi sulla passione che da sempre lo aveva accompagnato: la medicina. Dopo aver acquistato i terreni ed i ruderi di quella che un tempo era la Rocca di Savignano, appartenuta a Federico Barbarossa, nel 1850 iniziarono i lavori di ristrutturazione del complesso. In soli 9 anni, la Rocchetta era pronta ad ospitare la famiglia del Conte e la sua corte; inoltre, aveva disposto che l’intera parte sud venisse completamente dedicata ai suoi ospiti.

Rocchetta Mattei, laterale, foto di Gianni Careddu, fonte Wikimedia Commons
Rocchetta Mattei, laterale, foto di Gianni Careddu, fonte Wikimedia Commons

Cesare Mattei seppe convogliare in un’unica struttura un mosaico di stili antichi e moderni, di influenza locale ed estera, come le associazioni con lo stile moresco tipico degli scambi tra il mondo arabo e la Spagna meridionale. In questo modo la Rocchetta ha assunto l’aspetto di un luogo incantato, uscito da quel mondo fiabesco che sorprende grandi e piccini. Nel complesso, l’intera struttura si sviluppa su tre livelli, pertanto ogni ambiente è collegato all’altro da numerose scalinate e da una moltitudine di stanze che, nell’insieme, danno vita ad un vero e proprio labirinto. Naturalmente l’aspetto attuale non è altro che il risultato del continuo sovrapporsi di diversi elementi decorativi ed architettonici che nel corso del tempo hanno interessato il complesso.

Rocchetta Mattei, cortile_pensile, foto www.rocchetta-mattei.it
Rocchetta Mattei, cortile_pensile, foto www.rocchetta-mattei.it
Rocchetta Mattei, Foto @Studio Raffini, fonte www.rocchetta-mattei.it
Rocchetta Mattei, Foto @Studio Raffini, fonte www.rocchetta-mattei.it

Il forte interesse per la medicina, ha spinto il Conte Mattei ad approfondire i suoi studi, andando persino oltre la disciplina tradizionale. Convinto dalle innovazioni di Samuel Hahnemann, il medico tedesco che per primo introdusse i principi dell’omeopatia, decise di concentrarsi su questa branca.

Rimasto deluso dalla reale efficacia della medicina tradizionale, che anni prima non era riuscita a curare il tumore al seno della madre, Teresa Montignani, decise di avviare la sperimentazione di diversi rimedi alternativi, racchiusi nella cosiddetta Elettromeopatia. La Rocchetta divenne così una sorta di clinica privata in cui tutti poterono sperimentare le cure del Conte: da Ludovico III di Baviera allo zar Alessandro II, dal Principe di Piemonte allo scrittore russo Dostoevskji.

Rocchetta_Mattei,_cortile_dei_leoni_(ispirato_all'Alhambra di Granada), foto di Sailko, fonte Wikimedia Commons
Rocchetta_Mattei,_cortile_dei_leoni_(ispirato_all’Alhambra di Granada), foto di Sailko, fonte Wikimedia Commons

La fama delle sue terapie crebbe e con essa anche gli introiti, così Cesare Mattei affidò la gestione delle sue finanze al nipote, che, a causa del suo arrivismo, rischiò di mandare in bancarotta l’azienda. A quel punto venne diseredato assieme alla sua famiglia e sostituito dall’assistente del Conte, Mario Venturoli, che proseguì la fiorente attività. Vista la devozione del giovane seguace, il Mattei decise di adottarlo nel 1888. Pochi anni dopo, nel 1896, il Conte Cesare Mattei morì e, secondo le sue ultime disposizioni, venne sepolto nella Cappella della Rocchetta. Questa appare come la splendida miniatura della Mezquita (Cattedrale) di Cordava, caratterizzata da una serie di archi e bande bianche e nere.

Rocchetta Mattei, interno della Cappella, foto @albertoghizzipanizza, fonte travelemiliaromagna.it

L’eccentricità di Rocchetta Mattei, con la commistione tra stili, l’alternanza caleidoscopica dei colori, i dettagli arabeggianti, gli ambienti dal gusto esotico ed il continuo dialogo tra l’interno e l’esterno, rendono questa architettura un luogo incantato. La magia che emana ha lo scopo di stupire e incuriosire i visitatori di ogni epoca.

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